La danza e l’elaborazione del lutto. “Ombelichi tenui. Ballata per due corpi nell’aldilà”
Su SOCREM News maggio 2021 Ana Cristina Vargas e Valentina Tibaldi raccontano il progetto coreografico che porta in scena la fine della vita
“Ombelichi tenui. Ballata per due corpi nell’aldilà”, progetto coreografico nato da un’articolata rete di collaborazione che si sviluppa pensando a un pubblico ampio e vario, pone al centro dell’attenzione la dimensione corporea nell’accompagnamento al fine vita ed è la prima creazione coreografico-teatrale dei danzautori Filippo Porro e Simone Zambelli.
Ombelichi tenui, per gli artisti, non è esattamente uno “spettacolo”
nel senso che di solito si attribuisce a questa parola, è piuttosto un viaggio,
un incontro attorno ad un’esperienza che ci accomuna tutti,
in cui il pubblico non è tanto spettatore quanto “accompagnatore”.
È un rito condiviso e partecipato per salutare qualcuno o qualcosa che se n’è andato, un’amicizia, un amore o una vita. Un momento di immersione piena, in cui danzatori e pubblico respirano e trattengono il fiato all’unisono, e ne riemergono cambiati,
diversi, pronti ad apprezzare ancor di più il tempo degli abbracci.
Ce ne parlano Valentina Tibaldi curatrice progetti di residenza Lavanderia a Vapore, casa dedicata alla creazione e alla ricerca artistica, e la tanatologa Ana Cristina Vargas, direttrice scientifica della Fondazione Fabretti.