Durante la pandemia è venuta meno la possibilità di accompagnare la morte con riti che fino a pochi mesi prima avremmo definito “normali”. L’assenza di questa ritualità ha lasciato un vuoto profondo e, in molti contesti, ha spinto le persone a interrogarsi su come trasformare emozioni e memorie in gesti, oggetti e simboli. Casalpusterlengo (Lodi), Londra e New Jersey sono esempi di manifestazioni spontanee di commemorazione, che gradualmente hanno acquisito un carattere di permanenza e testimoniano l’importanza, individuale e collettiva, della ritualità.
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