1. Giardino antico

Conosciuto anche come Giardino Donghi (dal nome dell’architetto che lo realizzò nel 1895), testimonia l’armonica convivenza tra la scultura Ottocentesca e quella contemporanea. Uno spazio verde, affacciato su Corso Novara e protetto da una solenne recinzione in ferro battuto, che viene percorso da un portico in continuità con l’Atrio d’Onore, l’Ambulacro e lo spazio simmetrico del Chiostro.

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2. Chiostro

Spazio aperto e porticato che ospita numerose tombe e urne storiche, il chiostro si colloca specularmente al Giardino Antico in un accogliente abbraccio verso la Sala del Commiato e l’Atrio d’Onore. Oltre ai pregevoli particolari architettonici e scultorei è una delle zone più antiche del Tempio ed ospita le ceneri di persone che hanno abbracciato, negli anni, la scelta cremazionista.

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3. Atrio d’Onore

Nell’ambulacro si trovano alcuni tra i monumenti più notevoli, con sculture di alto rilievo artistico e alcune delle tombe più antiche del Tempio, rappresentative delle famiglie e degli individui che abbracciarono la scelta cremazionista. L’Atrio accede alla Sala del Commiato, uno dei punti principali del rito, ed è affiancato dal Giardino Storico e dal Chiostro, due tra le aree storiche più suggestive del Tempio.

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4. Nicchia ed Edicola

Tra i punti più suggestivi del Tempio, la Nicchia e l’Edicola sono uno spazio circolare che ospita le ceneri di chi scelse la via cremazionista. Una balaustra in bronzo opera dell’artista Riccardo Cordero ed un soffitto a mosaico caratterizzano l’ambiente rendendolo unico e trasformandolo in un crocevia tra spazi, nell’accesso tra la zona storica e la zona più recente della Serenità.

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